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Paradontologia

La Paradontologia

E’ la disciplina odontoiatrica volta alla promozione della salute dell’individuo attraverso la prevenzione, la diagnosi e la terapia delle patologie che colpiscono i tessuti di supporto dei denti e degli impianti. I tessuti di supporto includono la gengiva, il legamento parodontale, il cemento radicolare, l’osso alveolare e basale e la fibromucosa masticatoria perimplantare. La parodontologia si propone di conservare o ripristinare lo stato di salute dei tessuti di supporto di denti e impianti, contribuendo così a conservare o migliorare il benessere, la funzione masticatoria, la fonazione e l’estetica. Scopo principale della parodontologia è preservare la dentatura naturale. La parodontologia si occupa anche della sostituzione, mediante impianti, degli elementi dentari persi, mantenendo anche su questi lo stato di salute periimplantare. Le malattie parodontali si distinguono in gengiviti e parodontiti, mentre le malattie che colpiscono i tessuti perimplantari si distinguono in mucositi e perimplantiti.

  • Le gengiviti

Le gengiviti interessano la gengiva marginale e sono caratterizzate da arrossamento del margine gengivale, edema, sanguinamento al sondaggio e, talvolta, da aumenti di volume gengivale. Sono completamente reversibili, ma possono precedere una parodontite.

  • Le parodontiti

Le parodontiti sono un gruppo di patologie caratterizzate dalla distruzione dell’apparato di supporto dei denti (osso, cemento radicolare e fibre parodontali di supporto). Clinicamente, si manifestano con perdita di attacco e di osso, formazione di tasche e talvolta formazione di recessioni. Il segno caratteristico delle parodontiti è rappresentato dalla perdita di attacco e dalla formazione della “tasca parodontale”. La distruzione dei tessuti di sostegno dei denti causata da una parodontite è, nella maggior parte dei casi, irreversibile.
Le parodontiti, secondo la classificazione proposta dalla Accademia Americana di Parodontologia (1999), si dividono in:
– parodontiti aggressive;
– parodontiti croniche;
– parodontiti necrotizzanti;
– parodontiti associate a malattie sistemiche.

Le malattie parodontali sono malattie infiammatorie croniche causate da un’infezione polimicrobica di batteri gram negativi anaerobi, sono strettamente legate agli stili di vita e sono influenzate nel loro decorso e gravità da numerosi fattori locali e sistemici. Le parodontiti riconoscono dunque un’ eziopatogenesi multifattoriale in cui la placca batterica gioca un ruolo fondamentale sostenuto da elementi di predisposizione genetica, favorito da alterazioni della risposta immunitaria legata a condizioni sistemiche e da abitudini e comportamenti non adeguati dei pazienti.
Gli stili di vita associati a un incremento del rischio di ammalarsi di parodontite sono, in particolare, la scarsa igiene orale, il fumo, lo stress, le malattie metaboliche e lo scarso esercizio fisico.
Secondo il rapporto del 2002 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) alcuni di questi fattori che influenzano l’insorgenza e la progressione delle parodontiti possono influenzare anche l’insorgenza di gravi malattie sistemiche e conseguentemente la qualità della vita e la durata della vita media, soprattutto nei paesi industrializzati.

  • Il trattamento della malattia parodontale

I trattamenti parodontali possono essere di tipo chirurgico o non chirurgico, in base al allo specifico quadro clinico. La detartrasi e la levigatura radicolare (cioè la rimozione della placca e del tartaro dai denti sopra e sotto il livello della gengiva) e la rimozione dei fattori irritanti locali (per esempio eventuali otturazioni non idonee) sono il fondamento irrinunciabile di ogni terapia della parodontologia.